La casetta Montessori è un nido che ospita bambini e bambine da 0 ai 3 anni. La nostra scuola segue il metodo Montessori, secondo il quale il bambino è costruttore dell’uomo e solo educando fin dalla nascita saremo in grado di costruire una nuova umanità.
L’ascolto del bambino e dei suoi bisogni è ciò che ci guida nel nostro operato. Crediamo fermamente in un’educazione, come sosteneva la Montessori, alla libertà: libertà di essere e scoprirsi, libertà, per il bambino, di realizzare l’uomo che sarà, in pace e armonia con gli altri e con il cosmo.
Il nostro compito è quello di aiutare il bambino a fare da solo, senza sostituirci a lui, per fare in modo che ognuno possa soddisfare i propri bisogni e realizzare pienamente la propria natura in piena autonomia e libertà. Per fare ciò il nostro ambiente, creato dalle maestre a partire dall’osservazione del bambino, diventa Maestro permettendo ad ogni bambino e ad ogni bambina di soddisfare bisogni e necessità in un clima di armonia, pace, serenità e accoglienza.
Per poter raggiungere lo scopo interiore di sviluppo psichico che lo guida interiormente, il bambino dovrà servirsi della sua mano per manipolare l’ambiente circostante e mettersi in relazione con esso.
L’ambiente dovrà, quindi, essere luogo di attività che stimolino e incuriosiscano il bambino e i suoi bisogni interiori in quel momento. Le attività in ambiente dovranno essere finalizzate allo sviluppo psico-fisico del bambino, rispondendo sempre ai bisogni che il bambino ha in quel preciso momento della sua vita. Secondo questa concezione dell’ambiente al servizio del bisogno del bambino, è chiaro uno dei concetti cardine del metodo Montessori: la libera scelta. Se, infatti, l’ambiente risponde già ai bisogni interiori del bambino, grazie ad un’attenta osservazione dello stesso da parte della maestra, è chiaro che egli può e deve essere libero di muoversi e scegliere i lavori che più rispondono al suo impulso vitale. In questo modo egli eserciterà la propria volontà tendente ad uno scopo e rivelerà a se stesso e agli altri il proprio mondo interiore. Maria Montessori ci restituisce l’immagine del bambino nella sua indissolubilità di corpo e psiche e, ancora, dell’età infantile come l’età più importante per poter costruire una nuova umanità in grado di esistere, insieme alle altre parti, nel tutto cosmico che abitiamo.
Promuovendo autonomia, libertà e rispetto dei tempi individuali di crescita, in un ambiente preparato e osservato con cura dalle educatrici.
La struttura propone aree di lavoro distinte per lo sviluppo:
ispirata al pensiero di Emmi Pikler, dove il movimento libero diventa espressione, socializzazione e maturazione psicofisica, secondo i tempi naturali del bambino.
che permettono ai bambini di esplorare oggetti di uso quotidiano in autonomia. Questo tipo di gioco stimola curiosità, concentrazione e scoperta, rispondendo ai bisogni cognitivi dei più piccoli.
Il bambino secondo il metodo, al pari di uno scienziato, è dunque artefice della propria crescita, della propria autodeterminazione e in questo processo l’adulto diviene una guida che lo accompagna, aiutandolo nella sua totale espressione e canalizzando le sue energie al fine di permettergli di raggiungere da solo gli obiettivi evolutivi.
“Casa” è il termine che utilizza Maria Montessori in riferimento alla scuola da lei pensata, secondo spazi e tempi che stimolano, che attraggono e invitano il bambino al lavoro. Un luogo di espressione non giudicante, che accoglie uno spazio relazionale di confronto, dove imparare a crescere insieme agli altri; un luogo sociale dove apprendere ad essere se stessi nel mondo; un luogo politico dove imparare a sperimentare ed esprimere i propri pensieri; uno spazio-tempo dove poter partecipare con le proprie competenze e i propri talenti, progettare la realizzazione dei propri desideri e dove auto-costruire se stessi e il proprio percorso di crescita.
uno spazio di libera espressione e dove è possibile sperimentare in autonomia, ma sempre nel pieno rispetto e cura di sé e dell’altro.
Nel nostro splendido giardino abbiamo creato una casetta in cui predisporre l’attività grosso motoria del bambino seguendo quello che la pedagogista Emmi Pikler ci dice rispetto al bambino e cioè che è proprio attraverso il movimento del corpo che il bambino inizia a comunicare le sue emozioni con l’ambiente circostante, oltre ad acquisire esperienza diretta del mondo e a costruire una consapevolezza di sé. Il modo di muoversi del bambino liberamente è, infatti, un vero e proprio mezzo di espressione e di socializzazione che permette ad ogni bambino e ad ogni bambina di raggiungere una maturazione psicomotoria secondo i propri tempi e le proprie modalità di scoperta del mondo.
Ancora, grande importanza è data al gioco euristico che permette al bambino di sperimentare oggetti di uso comune in modo libero per scoprirne autonomamente funzioni e proprietà. Grazie al gioco euristico è possibile offrire una risposta ai bisogni di esplorazione, movimento e concentrazione di cui i bambini più piccoli sono portatori. I nostri ambienti, poi, propongono varie aree di lavoro suddivise in base alle aree di sviluppo (cognitivo, espressivo, motorio, relazionale): area di lavoro con i materiali sensoriali di sviluppo, area di lavoro grosso-motorio e fino-motorio, area lavoro di vita pratica. Ai bambini più grandi e che manifestano interesse per le aree di psico-linguistica e psico-aritmetica, vengono proposti i primi materiali per approcciarsi alla scrittura e alla matematica come le lettere e le cifre smerigliate, le nomenclature con oggetto, le aste numeriche e i fuselli.